Con 41 supermercati, circa 80 negozi e la presenza sempre più costante anche nei supermercati tradizionali, perfino nei discount, di prodotti biologici, la capitale tedesca è al primo posto in Europa, per non dire nel mondo, nel consumo di prodotti organici.
Secondo una recente indagine pubblicata sul quotidiano Berliner Zeitung, oltre il 70 per cento dei berlinesi acquista alimenti biologici.
È una tendenza che non conosce ostacoli, se si pensa che, a fronte del costo ancora altissimo di alcuni prodotti biologici, quali la carne e il latte per esempio, il mercato di settore ha avuto un'inflessione solo dell'1,3 per cento durante la recente crisi economica.
«Mangiare biologico" - spiega Annette L., insegnant - non significa solo maggiore qualità, ma soprattutto un atteggiamento di responsabilità verso l'ambiente che ci circonda: significa consumare merce prodotta senza ausilio di pesticidi chimici e sintetici, fertilizzanti o ingegneria genetica; favorire gli allevamenti dove gli animali non sono tenuti in cattività, ma in aree spaziose, con luce e aria fresca; infine, ma non da ultimo, gustare un prodotto finale privo di coloranti sintetici e conservanti, aromi e dolcificanti artificiali».
Ed è proprio per questo che a Berlino il biologico non si trova solo sugli scaffali dei supermercati: affollatissimi sono i ristoranti e le caffetterie dove si servono esclusivamente prodotti biologici, come il Weiland Wellfood - Bergmannstraße 5 - a Kreuzberg o il VIV Lounge - Schönhauser Allee 10 - a Prenzlauer Berg. Sul menu, non troverete certo Coca Cola o birra tradizionale, piuttosto Bionade e Riedenburger, la birra analcolica per eccellenza, mentre per il turista che non vuole rinunciare all'ipercalorica cucina tipica berlinese, c'è il Fritz&Co nella centralissima Wittenbergplatz, dove è possibile provare il tradizionale "currywurst con patatine", un mix di wurst, tomato e curry in versione esclusivamente bio.
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