A fine partita, ideale abbraccio dei giocatori rossoneri ai tifosi che li avevano seguiti all'Olimpico e Gennaro Gattuso e Ignazio Abate, addosso le magliette celebrative per il 18° scudetto, partecipano attivamente ai cori dedicati a Leonardo, ex allenatore del Milan passato sulla panchina dell'Inter. "Leonardo uomo di m...", scandiscono a ritmo calciatori e tifosi.
Tutt'altro stile
Massimiliano Allegri, intervenuto oggi a Radio Anch'io Lo Sport su Radiouno, non nasconde la sua soddisfazione dopo la conquista dello scudetto: "Ho dovuto cambiare ma la squadra non ne ha risentito, abbiamo cambiato diversi uomini. I ragazzi mi sono venuti dietro, si sono messi a disposizione e grandi meriti vanno anche alla società", racconta.Gavetta utile
Allegri ha costruito la carriera partendo dal basso fino ad arrivare in rossonero: "Credo sia stato fondamentale nella mia crescita, è normale che ci sono eccezioni, ma la gavetta è fondamentale per la crescita di un allenatore perché quando ti
confronti con realtà che hanno problemi, come tante società in lega Pro, puoi solo crescere. Anche i due anni di Cagliari sono stati importantissimi perché lavorare con Cellino è stata un'ottima scuola, quindi quest'anno è stato tutto più facile".Chiave di lettura dello scudetto 2011
"Per vincere i campionati ci vuole equilibrio, una buona difesa è fondamentale ma questo non significa non avere un buon attacco, e noi abbiamo preso solo sei gol al ritorno". E il possibile ritorno di Kakà? "Fino a questo momento sono solo delle chiacchiere - concluso - quando finira' la stagione si metteremo seduti per capire cosa serve per migliorare la squadra secondo le esigenze di squadra, tecnico e giocatore".
Massimiliano Allegri, intervenuto oggi a Radio Anch'io Lo Sport su Radiouno, non nasconde la sua soddisfazione dopo la conquista dello scudetto: "Ho dovuto cambiare ma la squadra non ne ha risentito, abbiamo cambiato diversi uomini. I ragazzi mi sono venuti dietro, si sono messi a disposizione e grandi meriti vanno anche alla società", racconta.Gavetta utile
Allegri ha costruito la carriera partendo dal basso fino ad arrivare in rossonero: "Credo sia stato fondamentale nella mia crescita, è normale che ci sono eccezioni, ma la gavetta è fondamentale per la crescita di un allenatore perché quando ti
confronti con realtà che hanno problemi, come tante società in lega Pro, puoi solo crescere. Anche i due anni di Cagliari sono stati importantissimi perché lavorare con Cellino è stata un'ottima scuola, quindi quest'anno è stato tutto più facile".Chiave di lettura dello scudetto 2011
"Per vincere i campionati ci vuole equilibrio, una buona difesa è fondamentale ma questo non significa non avere un buon attacco, e noi abbiamo preso solo sei gol al ritorno". E il possibile ritorno di Kakà? "Fino a questo momento sono solo delle chiacchiere - concluso - quando finira' la stagione si metteremo seduti per capire cosa serve per migliorare la squadra secondo le esigenze di squadra, tecnico e giocatore".
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