
l concerto in programma il 10 marzo, prima esibizione pubblica del chitarrista napoletano, non s'ha da fare. Il motivo? Semplice: un solo biglietto piazzato in prevendita. Per riprendere il gioco di parole di Repubblica: più che Ticketone, one ticket. Gli organizzatori (sui quali, per altro, vige un certo mistero) assicurano che la platea sarebbe comunque stata riempita con altri sistemi (difficile immaginare quali, se non una gigantesca claque a pagamento). Ma che alla fine, anche per motivi di opportunità, s'è ritenuto di annullarel'esibizione.
Sono stato contattato dagli organizzatori — dice Giuseppe Manzoni, consigliere delegato dei Pomeriggi Musicali, attuale gestore degli Arcimboldi — che hanno sollevato qualche dubbio sull'opportunità del concerto, considerato il clima generale. Trattandosi di un affitto sala e non di uno spettacolo della nostra stagione, ne ho preso atto'. Il rischio, in sostanza, sarebbe stato quello di ritrovarsi la sala mezza vuota e un sacco di persone in strada a contestare la dei presunti festini di Arcore. Quel musicista benedetto da Berlusconi che, stando alle indagini della Procura di Milano, allietava i bunga bunga party del premier e della sua corte. Attraverso i suoi cd, fra l'altro, venivano saldate le spettanze in loco alle ragazze. Insomma: un quadro piuttosto desolante.
iente promoter, niente agenti: un concerto gestito in privato: 'Il contratto, se si fosse concluso, sarebbe stato direttamente tra noi e Apicella, che per altro non conosco'. Un'operazione piuttoso costosa: 15mila euro d'affitto per il teatro più altri 5/6mila per tecnici e maestranze. Evidentemente troppo per una semplice serata tête-à-tête.
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