
Secondo una recente indagine pubblicata sul quotidiano Berliner Zeitung, oltre il 70 per cento dei berlinesi acquista alimenti biologici.
È una tendenza che non conosce ostacoli, se si pensa che, a fronte del costo ancora altissimo di alcuni prodotti biologici, quali la carne e il latte per esempio, il mercato di settore ha avuto un'inflessione solo dell'1,3 per cento durante la recente crisi economica.
«Mangiare biologico" - spiega Annette L., insegnant - non significa solo maggiore qualità, ma soprattutto un atteggiamento di responsabilità verso l'ambiente che ci circonda: significa consumare merce prodotta senza ausilio di pesticidi chimici e sintetici, fertilizzanti o ingegneria genetica; favorire gli allevamenti dove gli animali non sono tenuti in cattività, ma in aree spaziose, con luce e aria fresca; infine, ma non da ultimo, gustare un prodotto finale privo di coloranti sintetici e conservanti, aromi e dolcificanti artificiali».
Ed è proprio per questo che a Berlino il biologico non si trova solo sugli scaffali dei supermercati: affollatissimi sono i ristoranti e le caffetterie dove si servono esclusivamente prodotti biologici, come il Weiland Wellfood - Bergmannstraße 5 - a Kreuzberg o il VIV Lounge - Schönhauser Allee 10 - a Prenzlauer Berg. Sul menu, non troverete certo Coca Cola o birra tradizionale, piuttosto Bionade e Riedenburger, la birra analcolica per eccellenza, mentre per il turista che non vuole rinunciare all'ipercalorica cucina tipica berlinese, c'è il Fritz&Co nella centralissima Wittenbergplatz, dove è possibile provare il tradizionale "currywurst con patatine", un mix di wurst, tomato e curry in versione esclusivamente bio.
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