I NOCCIOLI - Intanto secondo il segretario all'Energia degli Stati Uniti, Steven Chu, la situazione nella centrale giapponese di Fukushima sta migliorando. Le informazioni fornite dalle autorità giapponesi indicano che i noccioli di tutti i reattori sono stati nuovamente coperti d'acqua e le vasche di combustibile esausto sono «ora sotto controllo». Eppure almeno due dei noccioli sarebbero stati in parte gravemente danneggiati. Secondo Chu, premio Nobel per la fisica, a subire gravi danni è stato circa il 70% del nocciolo di un reattore e il 30% di un altro. Queste stime secondo Chu sono però solo indicative perché gli alti livelli di radiazioni impediscono al lavoratori di controllare con attenzione le unità. Gli ufficiali della Tepco e dell'agenzia di sicurezza nucleare giapponese non confermano la valutazione.
VISITA DEL PREMIER - Il premier giapponese Naoto Kan si è recato sabato, per la prima volta in tre settimane, nella regione nord-orientale del Paese devastata l'11 marzo scorso dal sisma di magnitudo 9 e dallo tsunami. Kan è arrivato su un elicottero militare nel piccolo porto di Rikuzentakata, nella prefettura di Iwate, dove sono morte circa 1.000 persone e altre 1.300 risultano disperse. Il premier ha incontrato i vigili del fuoco volontari, quindi ha visitato un centro di accoglienza per sfollati. «Una persona che aveva la sua abitazione sulla riva ha chiesto dove potrebbe ricostruire una casa - ha poi raccontato Kan - ho risposto che 'il governo farà tutto il possibile per aiutarlì». Kan incontrerà più tardi nella prefettura di Fukushima le squadre di soccorso impegnate nella centrale nucleare Fukushima Daiichi. Il premier aveva annullato il 21 marzo scorso la visita in programma nel nord-est del Paese, per le cattive condizioni meteorologiche. Il 12 marzo, all'indomani del sisma e dello tsunami, aveva sorvolato in elicottero la centrale di Fukushima per capire quali danni avesse subito.
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