mercoledì 8 giugno 2011

L'addio di Santoro alla Rai giovedì ad "Annozero", fermento a La7

Un saluto in diretta al pubblico, con i giornalisti incontro rinviato. Michele Santoro si congederà così, giovedì nell'anteprima dell'ultima puntata di "Annozero", dagli spettatori e dai colleghi dopo il rifiuto, da parte dell'azienda, di far tenere al conduttore la conferenza stampa a via Teulada. Per il giornalista si apre la strada verso La7, le trattative proseguono e lo vedono sempre a un passo dalla nuova rete. Ma quello di Santoro potrebbe essere solo uno degli acquisti dell'emittente, che continuerebbe la caccia di volti noti forse anche per accelerare la possibile cessione ad un altro editore.

Con Santoro l'appuntamento era per ieri alle 11, storica sede Rai di via Teulada: conferenza stampa di Santoro con il direttore di Raidue Massimo Liofredi sulla chiusura di stagione - ora definitiva - di "Annozero". Appuntamento previsto da tempo, ma il divorzio consumato ieri, consensuale ma contestato in modo trasversale in Cda, ha cambiato le cose. Conferenza stampa annullata, comunicava in una secca nota l'azienda stamani. Incontro con i giornalisti rinviato per Santoro, che a questo punto preferisce salutare nell'anteprima di Annozero e poi in piazza a Bologna venerdì prossimo per i 110 della Fiom, serata organizzata da lui per i diritti dei lavoratori e in solidarietà con Current tv, non più visibile su Sky (Al Gore è stato di recente ospite nello studio circolare di "Annozero"). Intanto, squadra al lavoro sull'ultima puntata di giovedì, tutta politica e centrata sui referendum.

Nello scenario c'è anche una collaborazione con la Rai (con il divorzio ci sarà una buonuscita di 2,3 milioni di euro), ipotesi prevista nell'accordo con l'azienda: "Non lo escludo è stata una delle cose che ho chiesto". Ma l'obiettivo è l'approdo a La7, trattativa avanzata come conferma oggi Stella in un colloquio con Repubblica, per un programma che riproponga il format Annozero, senza sperimentazioni. Ma potrebbe essere solo il primo degli acquisti su cui la rete privata punterebbe, ("è probabile che arrivino uno/due conduttori della tv pubblica, uno è arrivato" dice ancora Stella a Repubblica). Nei giorni scorsi si parlava di Fazio, Giovanni Floris. Un contatto ci sarebbe stato anche con Milena Gabanelli, anche se la conduttrice ha smentito. Ma la campagna potrebbe andare oltre i conduttori e puntare più in alto, su Paolo Ruffini, per affidargli la direzione della rete (Lillo Tombolini lascerà a settembre).

Il direttore di Raitre ha incassato lunedì la conferma di tutti i programmi di punta della rete, da "Ballarò" a "Che tempo che fa" (non è passata però la sua proposta di allungarlo al lunedì), ma tutti ancora in attesa di contratto; e il suo nome è finito nell'ultimo toto nomine: pacchetto rinviato a dopo i palinsesti, che prevedeva sulla carta alcune direzioni tecniche e quelle Intrattenimento e Risorse umane, ma che potrebbe estendersi alle direzioni di rete: per Raitre il nome circolato era quello di Maria Pia Ammirati, in ballo anche Massimo Liofredi a Raidue, ora anche orfana di Santoro.

Tutte voci sulle quali a La7 si mantiene molta cautela, considerando la messa a punto di programmi già in palinsesto e la possibile cessione dell'azienda ad un nuovo editore, con l'ingresso di un socio di maggioranza, ventilata nei giorni scorsi Stella al Fatto quotidiano e che l'azienda ha definito un'ipotesi di lavoro.

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