(AGI) - Rapallo, 9 mag. - Dramma al Giro d'Italia: il belga Wouter Weylandt, 25 anni, del team Leopard-Trek, e' morto in seguito alle lezioni riportate nella caduta in discesa di cui e' stato vittima durante la terza tappa, da Reggio Emilia a Rapallo di 173 chilometri. Il ciclista e' caduto durante la discesa dal Passo del Bocco. A settembresarebbe diventato padre. Il tentativo di rianimarlo sul posto e' andato avanti per una quarantina di minuti ma non c'e' stato nulla da fare: nell'impatto il giovane ha subito una frattura della base cranica e frontale abbastanza estesa e il massiccio facciale era fortemente compromesso. Weylandt e' stato subito assistito dai rianimatori al seguito della corsa, gli sono state praticate iniezioni di adrenalina e atropina per far ripartire il cuore, poi e' arrivato anche il personale medico dell'elisoccorso del 118 ma ormai la situazione era compromessa.
Il tutto mentre la tappa proseguiva, con la carovana dei 'girini' all'oscuro dell'accaduto e la frazione e' stata vinta dallo spagnolo Vicioso in volata su un gruppetto di ciclisti con i quali era andato in fuga. Prim'ancora che la tappa si concludesse, pero', l'organizzazione del Giro d'Italia aveva disposto l'annullamento della cerimonia di premiazione che era programmata. Il decesso del ciclista e' sopravvenuto a tappa conclusa.
Stando ad una prima ricostruzione, il giovane ciclista subito dopo untornante della discesa ha perso l'equilibrio, ha allargato la curva ed ha provato a frenare, lasciando sull'asfalto un scia nera di alcuni metri, la scia dei tubolari. Un pedale ha impattato contro un muretto basso, la bici si e' impennata e come fosse un terribile elastico ha scaraventato Weylandt a forte velocita' a una ventina di metri.
Il belga ha picchiato duramente la testa contro l'asfalto, il caschetto di protezione si e' rivelato inutile. Nel giro di pochissimi minuti le notizie arrivate sul traguardo hanno subito evidenziato la situazione disperata. Le immagini dall'alto di un elicottero che mostravamo un lenzuolo bianco sull'asfalto hanno poi confermato che il belga era deceduto.
Diventato ciclista professionista nel 2005 con la Quick Step, Weylandt era un buon velocista e in carriera aveva vinto alcune tappe, tra cui la terza frazione ed ultima del Giro d'Italia dello scorso anno in terra olandese. Quest'anno il passaggio alla Leopard-Trek e al Giro era stato iscritto per prendere il posto del compagno di squadra Daniele Bennati, ko per una caduta. Il destino ha deciso cosi'. In Belgio la notizia e' stato uno choc per tutti. In carriera e' il quarto corridore che muore in corsa nella storia del Giro dopo Orfeo Ponsin (1952), Juan Manuel Santisteban (1976) ed Emilio Ravasio (1986).
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